REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA TURISMO
Il Friuli Venezia Giulia presenta i caratteri tipici della terra di frontiera: i suoi abitanti parlano lingue e dialetti diversi e la sua storia si è spesso intrecciata con quella dei paesi circostanti, l'Austria e la ex Iugoslavia. Relativamente piccola e poco popolata, la regione è formata da due aree per molti aspetti disomogenee: il Friuli, che occupa oltre il 90% del territorio, e la Venezia Giulia, che fino alla seconda guerra mondiale |
 |
comprendeva la penisola istriana e parte della Dalmazia e ora è ridotta alle province di Trieste e Gorizia. Anche dal punto di vista demografico e delle caratteristiche fisiche del territorio, la regione presenta aree e ambienti molto diversi tra loro. In Friuli le montagne della Carnia sono quasi spopolate dall'emigrazione,le colline del centro e la pianura sono fertili e ben coltivate, mentre a sud-est, a ridosso del confine con la Slovenia, si estende il desolato paesaggio del
Carso, tra doline e ampi sistemi di grotte. Ampie lagune e ameni litorali caratterizzano infine la fascia costiera della Venezia Giulia, l'area più popolata della regione. L'industriosità dei friulani, per decenni costretti all'emigrazione, ha contribuito ad attenuare gli squilibri tra le diverse province, che negli anni Settanta e Ottanta hanno conosciuto un notevole sviluppo economico. La regione conta oltre un milione di abitanti, distribuiti sul territorio in maniera disomogenea. In Friuli la densità abitativa è bassa, con punte minime nella zona alpina della
Carnia; la popolazione è concentrata prevalentemente in piccole città e paesi. Nella ristretta area della Venezia Giulia, invece, la densità è elevata: nella provincia di Trieste, la meno estesa,gli abitanti per km2 sono 1200 e quasi il 90% della popolazione è concentrata nel
capoluogo.La regione è caratterizzata da una sostanziale stabilità demografica, con tendenza alla diminuzione e all'invecchiamento della popolazione. La crescita naturale (data dalla differenza tra nati e morti) è stata sempre tra le più basse del paese, e dagli anni Settanta il saldo è anzi negativo; il saldo migratorio è invece leggermente positivo, poiché il numero degli immigrati supera quello degli emigrati. Pluralità di lingue e dialetti. Terra di confine, contesa a lungo fra popoli diversi, la regione presenta particolari aspetti linguistici. La popolazione del Friuli parla un dialetto in cui si sommano influenze venete e l'antico ladino, considerato dai friulani come una lingua vera e propria. Alcune minoranze slovene sono stanziate nei centri rurali dell'altopiano carsico
(Doberdò, Sagrado, Savogna) e gruppi di lingua tedesca vivono presso il confine settentrionale (Tarvisio,
Sauris, Timau). |